28 settembre, 2010

ADDIO SHEILA

Sheila non ce l’ha fatta. E’ stata addormentata ieri, sarebbe stato crudele continuare a farla soffrire. Se fosse stata un cane curato in famiglia, in casa, avrebbe avuto qualche speranza, non avrebbe fatto questa fine. Ma un rifugio di 100 cani è quel che è, specie quando è povero e non può permettersi che il minimo necessario. Quando non ci sono volontari disposti ad aiutare almeno per portare i cani a fare visite mediche, quando l’emergenza continua di tanti animali  anziani ricade sulle spalle di una sola persona, che in più deve mandare avanti tutto il canile.

 

Sheila era bellissima, un husky di “piccola taglia” (il suo peso era circa 14 – 15 kg), dallo sguardo di ghiaccio che non poteva lasciarti indifferente. La sua storia prima di approdare in canile è tra le più tristi mai sentite....massacrata di botte quando era cucciola, ceduta ad un poco di buono, era poi stata tenuta chiusa da sola su un terrazzino per due anni, senza copertura, a volte senza cibo nè acqua, sotto pioggia o sole, in pochi metri quadri.  Sheila era cresciuta così, e questo l’aveva segnata; una volta in canile, non era mai riuscita a recuperare del tutto la fiducia nell’uomo.

 

Al rifugio Sheila ha potuto dimenticare la fame e i maltrattamenti, ma non ha mai potuto conoscere la gioia di avere una famiglia, un padrone da amare e a cui dedicare tutta la sua fedeltà. Non ha mai potuto trovarsi libera su un prato nè sentire il vento sul muso mentre correva.

 

Sheila era solo uno dei tanti cani dimenticati, invisibili, che attraversano questa vita condannati al dolore e all’indifferenza del mondo. Per i pochissimi che l’hanno conosciuta però era un essere splendido,  misterioso e inaccessibile. Sheila porta con sè i suoi segreti, il suo dolore e la sua disperazione.

 

Spero solo che sua anima sia libera finalmente, e finalmente in pace.