Mi scuso per il silenzio di questi giorni, ma stavo aspettando ulteriori notizie e una nuova foto da potervi inviare.
Prima di tutto voglio ringraziare tutte le persone generose e meravigliose che hanno voluto mandare il loro contributo; purtroppo non di tutti ho indirizzo di posta per poterli contattare direttamente, perciò se potete diffondere questo messaggio, nella speranza che il nostro grazie posa raggiungerli, mi fareste cosa davvero grata. Siete stati tantissimi, appena avrò tempo farò un elenco e vi ringrazierò uno ad uno.
Con il vostro aiuto, abbiamo potuto coprire il debito pregresso con la clinica e ricominciare le terapie. Questa volta in day hospital, tre volte a settimana.
Non è facile portare avanti e indietro un cane paralizzato di 45 kg (che oltretutto ha cominciato a riprendersi e mostra a gran voce tutto il suo disappunto per la situazione...), ma questa soluzione gli permette anche di stare un po’ a casa, che per lui è la condizione essenziale di serenità.
Vi mando una foto, in cui si vede finalmente con la testa sollevata. Il collo non gli fa più male, lo muove bene e ha cominciato a tirarsi su.
Sta dando segnali di miglioramento e segnali che dicono che sicuramente vuole tenere duro, che non si vuole lasciar andare. Per esempio martedì scorso era stato lasciato solo in casa per un paio di ore, e al suo ritorno la proprietaria lo ha trovato a più di due metri e mezzo dal posto in cui lo aveva lasciato; era sdraiato a metà tra il terrazzo e il soggiorno, in un lago di pipì.... Ha cercato di raggiungere da solo il terrazzo, strisciando, per non fare pipì sul suo tappeto... io conosco Jago, è un cane eccezionale, di grandissimo equilibrio, impareggiabile forza di carattere e dignità e in questo suo sforzo di volontà per non sporcarsi addosso lo riconosco, riconosco il cane meraviglioso che al rifugio abbiamo tanto amato. Sembrerà una schiocchezza, ma mi sono commossa, anche se pensarlo così mi da tanto dolore.
La dottoressa comunque ha detto che è un ottimo segno, perchè per spostarsi deve per forza aver usato le zampe anteriori. Io so che lui terrà duro, e spero di rivederlo in piedi, anche se non sarà un percorso breve. E’ un cane di quasi 10 anni e quindi la ripresa è più lenta, ma Jago è un combattente e non ci deluderà.
Sopratutto però, io non voglio deludere lui...
Per favore, continuiamo a diffondere la sua storia, Jago ha ancora bisogno dell’aiuto di molti!!
Ancora grazie a tutti, spero di potervi mandare prima possibile notizie ancora migliori.
Loredana
From: Cuoredicane [mailto:cuoredicane@gmail.com]
Sent: mercoledì 22 giugno 2011 18:49
Subject: SIAMO DISPERATI: JAGO HA BISOGNO DI TE PER TORNARE A CAMMINARE
Questo è un vero grido di aiuto, da parte di Jago, per tutti voi.
Jago sta dando segni di ripresa molto incoraggianti - ha ripreso a muovere le zampe davanti e ha riacquistato la sensibilità a quelle posteriori - ma il percorso sarà lunghissimo. Inoltre per una serie di complicazioni il preventivo è ulteriormente salito.
Abbiamo pagato ad oggi 654 euro (fattura allegata), e ne dobbiamo oltre 1500 per il ricovero fino a questa settimana. La colletta purtroppo non ha dato buoni frutti, sono stati raccolti solo 400 euro (ringraziamo di tutto cuore le persone meravigliose che di hanno scritto e inviato aiuti).
Siamo perciò costretti a portare via Jago dalla clinica dove risiedevano le sue speranze.. domani la proprietaria andrà a riprenderselo, perchè il conto va saldato entro fine mese e non sappiamo come fare.
Volevamo dargli una speranza di rimettersi in piedi, ma il maledetto denaro ha sempre l’ultima parola... questa volta il potere della rete e della solidarietà sono venuti meno e Jago ne farà le spese.
Se conoscete una struttura di riabilitazione vicino Milano in cui potrebbe essere seguito ed accolto, che potesse fare prezzi inferiori a questi o aiutarci dilazionando i pagamenti , o se potete darci una mano a reperire fondi per continuare a curarlo anche solo in day hospital, vi prego aiutateci.
Non per noi, ma per un cane che non aveva fatto nulla di male, e sul quale il destino si è divertito ad infierire.
Se voi non potete aiutare, almeno fate girare questo appello.
Grazie da parte di Jago
From: Cuoredicane [mailto:cuoredicane@gmail.com]
Sent: martedì 14 giugno 2011 16:22
Subject: JAGO HA BISOGNO DI TE PER TORNARE A CAMMINARE
La storia di Jago, meraviglioso doberman di taglia gigante, è molto lunga e complessa, dall’allevamento alle bastonate, dal canile alla televisione, passando attraverso lunghi periodi di ricovero.
E’ il cane più dolce e sfortunato del mondo, che dalla scorsa settimana sta lottando per la vita e per tornare a camminare.
Al momento è paralizzato dal collo in giù, ma già in pochi giorni di ricovero presso la clinica di riabilitazione, vicino Lodi, sta mostrando cenni di ripresa, e ci hanno detto che in un mese o mese e mezzo circa di fisioterapia e terapie farmacologiche – da eseguire in clinica – potrà ritornare a camminare.
Purtroppo il preventivo per le sue cure è alto, supera i 2000 euro. Dopo questa prima settimana di cure, dovremo dire ai dottori quale sarà la nostra decisione.
Chi ritiene che la sua vita non valga tutti questi soldi, può semplicemente cancellare questa mail. Chi invece vuole aiutarlo a rimettersi in piedi, può contribuire; bastano pochi euro a testa, che per noi non sono nulla, per sapere di avergli donato di nuovo la vita..
Chi volesse aiutare Jago, può inviare un contributo alle coordinate dell’associazione che si è fatta garante con la clinica.
FRIDA Onlus - Banca Lombarda - IBAN: IT94 Y03083 03204 0000 00015176
Causale: Un aiuto per Jago
Leggete la sua storia allegata, vi renderete conto perchè lo abbiamo tanto a cuore... lui era il nostro gigante buono, vogliamo che torni a camminare!!
Per info su Jago cuoredicane@gmail.com tel 3936095360
Grazie a tutti
Loredana
La storia di Jago
La storia è molto lunga... la prima parte l'abbiamo potuta ricostruire solo pochi anni fa quando fu ricoverato la prima volta e si scoprì che aveva il tatuaggio..
Nato in un allevamento - pare avesse anche il pedigree - fu adottato da una persona che pochi mesi dopo lo rivendette, senza neanche fare il passaggio di proprietà. Non si sa chi fosse il nuovo proprietario nè come lo trattò, ma sappiamo solo che Jago all'età di due anni era diventato un randagio, in campagna vicino Roma.
E' sempre stato un cane molto affettuoso e bisognoso di contatto umano, ed ebbe allora la sfortuna di fissarsi con un tipo che aveva giocato con lui un giorno. Iniziò ad aspettarlo fuori di casa e a seguirlo ovunque: lo aveva eletto suo capobranco.
Purtroppo la persona era, come dire, poco equilibrata: un giorno, probabilmente ubriaco o comunque non in sè, stanco di essere seguito cominciò a picchiarlo con il bastone. Qualcuno avvertì di questo la signora Marisa che gestisce il vicino rifugio di San Polo (per cui io seguo le adozioni da alcuni anni), e la signora corse in soccorso di Jago, togliendolo dalle mani del folle proprio mentre questo si accingeva ad impiccarlo (atto purtroppo frequente in quelle campagne..).
Jago fu portato al rifugio e lì passò i successivi 4 o 5 anni, sempre nello stesso recinto. Ma almeno non gli mancava il cibo, una carezza ed era al sicuro.
Più o meno tra il 2004 e il 2005, Jago cominciò ad avere episodi in cui tremava e rimaneva paralizzato, ed era molto difficile gestirlo perchè la signora Marisa è una donna esile e piuttosto anziana, che non aveva la forza di sollevarlo. Non c'erano neanche i soldi per fare accertamenti, ma cercai aiuto e riuscii ad avere l'appoggio dell'Associaizione volontari del Canile di Porta Portese, che decise di aiutarci e pagare il suo ricovero per accertamenti.
Da lì, Jago iniziò un altro calvario. A parte le analisi che rivelarono dei valori molto preoccupanti relativamente alla Leishamnia e se non ricordo male anche alla filaria, si fecero accertamenti per la situazione della colonna, che portarono quindi ad un complicato intervento e ad una lunga riabilitazione. La cosa notevole in quel periodo fu che Jago divenne il beniamino di tutti, prima della clinica Fleming poi della clinica di riabilitazione Villa Beria (sempre a Roma); veniva lasciato girare libero nella clinica e quando era ora della terapia o delle analisi bastava chiamarlo e lui arrivava presentando le zampa...
Al momento delle dimissioni, fu triste riportarlo in canile, dove l'umidità e i disagi non gli avrebbero certo giovato. Così provai a contattare la redazione della trasmissione di Licia Colò, raccontando tutta la storia. Loro mi risposero invitando Jago in TV.
Dopo il passaggio televisivo arrivarono tante telefonate e alcune richieste di adozione per lui e, dopo tutti i controlli del caso, venne affidato alla signora Loredana, che all'epoca viveva in una bella villetta assieme al marito e alla figlia (Jago è buonissimo con i bambini). La signora aveva già avuto dobermann di taglia gigante che aveva curato anche da lunghe malattie, e la situazione sia in casa sia in giardino e nelle campagne intorno era ottimale.
Jago fu portato a Crema, e ricevemmo continuamente sue notizie e video, di lui che giocava con la bambina, correva nell'erba, faceva il bagno nel fiume o dormiva beatamente sul divano.
Purtroppo la vita a volte gioca brutti scherzi e - qui devo per forza accennare a questioni personali della proprietaria - ora la situazione è molto cambiata; la signora Loredana non è più con il marito, si è dovuta trasferire in un appartamento e ha perso il lavoro. Lo scorso anni Jago dovette essere sottoposto ad un intervento urgente per la rimozione di un’ernia perianale, intervento dal quale si era perfettamente ripreso.
Poche settimane fa Jago aveva fatto una visita di controllo per alcuni problemi di debolezza agli arti posteriori, e delle lastre, e stava prendendo degli antinfiammatori, che avevano già migliorato la situazione.
Purtroppo lunedì 6 giugno, tornando a casa, la proprietaria di Jago lo ha trovato riverso sul tappeto davanti al divano. Jago era completamente paralizzato. Si suppone sia caduto nel sonno da divano, o che scendendone abbia messo una zampa in fallo e sia caduto, sbattendo la schiena.
Portato immediatamente in clinica a Lodi, e iniziate le terapie, ci è stato detto che Jago potrà tornare a camminare, ma solo con una lunga riabilitazione che potrebbe durare circa un mese e mezzo. E’ stato trasferito quindi in una clinica di riabilitazione, sempre vicino Milano; l’alternativa sarebbe stata sopprimerlo, perchè la sua proprietaria non avrà mai modo di coprire i costi, che sono stati stimati intorno ai 2000 euro per ricovero, terapie e riabilitazione.
Io personalmente non avrei avuto il coraggio di dire all’adottante di Jago di farlo sopprimere per mancanza di soldi... voi si? E se fosse stato il vostro cane?
Ora Jago però ha bisogno di aiuto, la clinica alla fine della settimana vuole sapere la nostra decisione definitiva... quale dovrà essere dipende un po’ da tutti noi.